Vaticano by Ferdinando Imposimato

Vaticano by Ferdinando Imposimato

autore:Ferdinando Imposimato
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-01-25T16:00:00+00:00


Il sesto appello

Il calvario mediatico del Papa non è finito, anzi, è appena iniziato. E' ormai un ricordo lontano il trionfo ottenuto in Polonia. Eppure è trascorso solo un mese dal ritorno in Vaticano. Domenica 24 luglio per la sesta volta il Papa parla di Emanuela, affacciandosi a mezzogiorno al balcone della Residenza di Castelgandolfo, dopo l'Angelus dice improvvisando: "Ancora una volta vi invito a pregare per questa Emanuela Orlandi che sta a cuore a tutti e costituisce come in una famiglia la nostra grande preoccupazione" Il Papa nella espressione stanca del volto, tipica di chi ha trascorso una notte insonne, rivela la stessa angoscia che apparve il drammatico venerdì 22 luglio quando supplicò i sequestratori: "In nome di Dio e dell'umanità di salvare una giovane vita" Quella supplica viene ritenuta senza precedenti dai vaticanologi. Essa ricorda la supplica fatta da Paolo VI alle Brigate Rosse per chiedere la liberazione di Aldo Moro. Anche la linea segreta del Segretario di Stato Casaroli sembra essere muta, ma c'è chi dice che il dialogo prosegue sotto copertura. Intanto l'inchiesta passata nelle mani del Pubblico Ministero Domenico Sica viene seguita, non ufficialmente, anche da Imposimato che con Sica si occupa di tutti i casi di sequestri nella Capitale. Bisogna partire dall'inizio: chi sono i due ragazzi, sedicenti Mario e Pierluigi, che hanno parlato con la famiglia Orlandi in romanesco? Perché i rapitori hanno voluto fare sapere a mezzo mondo, mercoledì 6 luglio, le loro intenzioni di liberare Agca facendo trovare all'Ansa un messaggio e le prove del sequestro? Perché il Vaticano ha cercato di nascondere i contatti e non ha parlato del messaggio lasciato dai rapitori in Piazza San Pietro che invece è destinato al giornalista dell'Ansa? C'è chi comincia finalmente a capire che tutto ciò è dovuto alla precisa volontà di screditare il Papa, altri sostengono che quel nastro sia finito realmente nelle mani dei funzionari del Vaticano che non lo hanno consegnato agli inquirenti italiani. Quel nastro, secondo i rapitori: "Conteneva trascorsi della ragazza" e cioè che essa "aveva vissuto un anno della sua infanzia in territorio italiano" e che "il sacerdote prescelto per celebrare il matrimonio del 10 settembre del 1983" - quello di Natalina - "era un conoscente di famiglia" Che significato attribuire a queste informazioni che hanno tutto il sapore di un messaggio in codice? Ci sono altre informazioni riservate che Emanuela ha fornito ai rapitori che imbarazzano qualcuno dentro le mura leonine? Gli unici a rispondere a questi interrogativi sono gli stessi rapitori per i quali continua "l'opera di copertura della diplomazia vaticana" Ma la copertura di chi e perchè? Sembra che "l'affaire" tenda a coinvolgere fino in fondo la Santa Sede per danneggiarne l'immagine nel mondo e per ottenere una contropartita rimasta segreta, che non può essere la liberazione di Agca possibile ma improbabile. Oppure si tratta - è l'ipotesi più attendibile - di un'azione di destabilizzazione legata anche ai "giochi interni" al Vaticano. Mentre si fa sempre più netta la sensazione di un livello occulto



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